Riprende l’attività il coro “il Castello”
A cura di Civis dal mensile “Il Porto”
La struggente bellezza delle composizioni di Mozart, Haendel, Haidn, Offembach e Monteverdi in ricordo delle vittime del Covid, ha segnato nella serata di venerdì 12 novembre il ritorno all’attività concertistica del coro “il Castello”. Un omaggio a chi, purtroppo, non c’è l’ha fatta e in particolare a coloro che non hanno potuto ricevere nemmeno un saluto dai loro cari ed un giusto rinascimento agli operatori sanitari che sono stati in prima linea nella battaglia al Covid.
Purtroppo la ferita prodotta dalla pandemia è ancora drammaticamente ancora aperta e il concerto, attraverso la musica polifonica e gregoriana, è stato il modo per raggiungere il dolore di tanti e dare conforto. Il dolore è ancora forte e questo momento sicuramente è il tentativo di prendersi carico di questa ferita ed è stata la musica ad accompagnare questa commemorazione.
Il coro polifonico “il Castello” e l’orchestra “Basso Sebino”, diretti dal maestro Mario Carminati, hanno eseguito:
Requiem aeternam (Gregoriano)
Terremoto (dalle 7 parole di Cristo in croce di Haydn)
Adagietto (dalla V^ Sinfonia di Mahler).
Barcarola (da “I Racconti di Hoffmann” di Offenbach).
Lacrimosa (dal Requiem di Mozart).
In Paradisum (Gregoriano).
Cantate Domino (Monteverdi).
Worthy is the Lamb-Blessing and honor-Amen (dal Messia di Haendel)
«La forza evocativa della musica ci viene in aiuto nella celebrazione di questo momento che possiamo definire simbolico: ci è sembrato giusto come corale, prima di organizzare qualsiasi altra attività, realizzare un momento unitario attorno ad un dolore comune. Il programma proposto è stata quindi la scelta più indicata».
Mario Carminati