Stare insieme per crescere
Il Coro “il Castello” in gita ad Arezzo, Assisi e Perugia
Cinque giorni straordinari quelli trascorsi dal nostro coro “il Castello” in Umbria, unica corale polifonica italiana presente a “Voices for peace”, 3° Festival corale internazionale tenutosi dall’1 al 5 maggio. Ottimo il piazzamento del gruppo diretto dal M° Mario Carminati, il diploma di bronzo livello 10°, categoria musica sacra li ha soddisfatti pienamente. Al festival, organizzato da “Interkultur” e dall’”Associazione Italiana Musica d’insieme” in collaborazione con “Musica dal mondo” e dall’Università degli stranieri di Perugia, erano presenti 17 corali di 11 nazioni (sono arrivati addirittura dalla Cina) un contribuito all’arricchimento musicale a riprova dell’importante funzione del festival per favorire l’avvicinamento fra i popoli e far convergere l’attenzione sul tema della pace, attraverso il linguaggio universale del canto corale, del far musica insieme, nel rispetto di ogni essere umano. «Sono soddisfattissimo del piazzamento ottenuto – ha detto Carminati – già essere stati invitati al concorso è un grande onore. Se a questo si aggiunge la prestazione del mio coro, forse la migliore di sempre e i complimenti ricevuti dal M° Giovanni Acciai, direttore artistico del Festival, presidente della giuria e uno dei più grandi direttori ed esperti di musica corale al mondo, la partecipazione ci ha resi felici. Col punteggio di 9,92 abbiamo sfiorato il traguardo del 10 che ci avrebbe assicurato il diploma d’argento. Ringrazio i corsiti per l’impegno profuso. Non è stata però un’esperienza solo canora. La polifonia rappresenta il vertice espressivo della vocalità».
Viaggio piacevole, autista professionale, disponibile ai continui spostamenti che il programma prevedeva e sostenuti da quell’allegria genuina garantita dalla presenza di Maria Foresti, (per il volgo “Magiòna”). La sosta ad Arezzo ci dà l’opportunità di conoscere la bellissima città dove Benigni ha girato “La vita è bella”. Mentre il coro all’interno della “Santa Maria della Pieve” esegue un brano riscuotendo l’applauso da un quartetto d’archi che stava provando, un gruppo di sarnicesi “anarchici”, sotto i portici di piazza grande dove nel film Guido e Dora, (Roberto Benigni e Nicoletta Braschi) romanticamente passeggiavano, assaporavano (si fa per dire) un meno romantico piatto di pappardelle al ragù di cinghiale. Dopo l’arrivo a Santa Maria degli Angeli, nemmeno il tempo per disfare le valige che è tempo di salire ad Assisi, città della pace per eccellenza ideale per il via al concorso. Nella cattedrale di San Rufino tutti i cori presenti hanno cantato la Santa Messa diretti niente meno che dal M° Acciai. Veramente “da brividi”. Il secondo giorno visita a una delle più belle città umbre: Spello dove nella chiesa di Santa Maria Maggiore, sono custoditi alcuni affreschi, capolavori del Pinturicchio, fra i maggiori protagonisti della pittura italiana del ‘500 (ovviamente non quello con la maglia a strisce bianco nere verticali da carcerato). Che poi la chiesa fosse chiusa per restauro impendendoci di vederli, beh, quella è un’altra storia. Nel pomeriggio, rapida vista alla città di Perugia dove presso la chiesa di Sant’Antonio, si è tenuto l’applauditissimo concerto del Coro. Terzo giorno dedicato ad una prima visita ad Assisi dove ancor oggi si respira una forte atmosfera mistico-religiosa. Persone provenienti da tutto il mondo, ogni giorno, si recano in pellegrinaggio alla tomba di San Francesco, custodita nella cripta della Basilica. Grande emozione in tutti. Appena il tempo per il pranzo e via verso Gubbio dove abbiamo salutato don Angelo Fanucci responsabile della comunità “San Girolamo” per l’inserimento lavorativo e sociale dei disabili (tipo il nostro Battello), una figura cara al corista prof. Orlando Barozzi che per qualche anno ha abitato nel paese umbro e che ha curato questa parte del programma. Un momento molto significativo. In serata a Gubbio nella chiesa di San Giovanni, su invito dei “Sant’Ubaldari” nell’ambito della grande “Festa della calata dei Ceri”, secondo concerto e grande cena presso la taverna di Sant’Ubaldo (presenti le sole Sant’Ubaldare). Sabato 4 è stata la giornata del concorso. I coristi, di buon mattino, si sono diretti a Perugia per essere giudicati dalla competente giuria internazionale formata da Mara Marnauza (Lettonia), Benedykt Blonsky (Polonia), dal suddetto M° Acciai e con la supervisione della “Magiòna”. Gli accompagnatori hanno invece completato la visita di Assisi. Dopo le premiazioni, soddisfatti dell’eccellente risultato, ritorno a Santa Maria degli Angeli per la cena. Ma non finisce qui! L’ultimo giorno ritorno a Gubbio per la “Festa della calata dei Ceri”. Uno spettacolo! Cose mai viste! Una piazza piena all’inverosimile da far impallidire persino il sindaco Appendino, sotto un acquazzone pazzesco e dove vige la parola d’ordine “Basta non intralciare la calata dei ceri”. Gli eugubini quel giorno non guardano in faccia nessuno: è la loro festa e non permettono intromissioni al suo svolgimento. Uno spettacolo incredibile. Il collega Barozzi non ne avrà a male se dico che Gubbio è veramente la “città dei matti”. Con la sua complicità siamo stati poi ospiti a pranzo nella taverna di Sant’Ubaldo (presenti questa volta i soli Sant’Ubaldari) dove, ve lo giuro, sono successe cose che voi umani non riuscireste a concepire: Canti, musiche, balli, cibo e boccali di vino, hanno contagiato persino il M° Carminati. C‘è chi giura di averlo visto persino ballare.
Al termine di questa 5 giorni è doveroso ringraziare chi ha organizzato questa bella gita in particolare il consiglio del Coro, i coristi, “il Castello”, il maestro Carminati e il prof. Barozzi. Speriamo che ora si seguano le direttive del M° Giovanni Acciai che, nel congratularsi con i corsiti, ha detto loro: “Dopo questa esperienza continuate a partecipare a questi concorsi che vi faranno crescere ulteriormente” …e se lo dice lui? A multos annos.