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Santa Messa al tempo del Covid: Seconda ondata

FILMATI CHE RIMARRANNO NELLA STORIA DEL NOSTRO CORO

Ottobre: ritorna l’emergenza.
Quando tutto sembrava incanalarsi per il meglio, ai primi di settembre contagi e ricoveri cominciano ad aumentare. «È l’effetto del ritorno dalle vacanze», dice qualcuno. Si teme però per la riapertura delle aziende dopo la chiusura per  ferie e la ripresa delle attività scolastiche. Con il virus più attivo che mai, una recrudescenza dei contagi, in particolare sui mezzi pubblici è attesa.


Dov’è Carita e amore


Noi canteremo Gloria a Te

Il nostro coro continua con l’animazione delle Sante Messe. Le prove, iniziate a settembre nell’abitazione del Maestro Mario Carminati sono sopese ad ottobre.


Dextera Domini

Santa Messa al tempo del Covid: prima ondata

UN DOCUMENTO CHE RIMARRA’ NELLA STORIA ITALIANA, DI SARNICO E DEL NOSTRO CORO

Dalla Cina arriva il “SARS-CoV-2”, un virus “democratico” che in tre mesi sconvolge la Lombardia… e non solo.

Le prime frammentarie notizie arrivano dell’OMS il 9 gennaio, in piena crisi meningococco, con un laconico comunicato: «Le autorità sanitarie cinesi hanno individuato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale». L’11 febbraio, l’OMS annuncia che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata Covid-19

Il 30 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) conferma i primi due casi di infezione da Covid-19 in Italia. Marito e moglie, lui ingegnere biochimico e lei umanista, rispettivamente di 66 e 65 anni. Fanno parte di una comitiva di turisti arrivata da Wuhan per un tour tra le principali città d’arte italiane. Il 29 gennaio sono soccorsi in un albergo della Capitale. Verranno dimessi dallo Spallanzani di Roma, solo 49 giorni dopo. Comincia l’odissea.

Il Coro ovviamente sospende prove concerti ed esibizioni.
Diamo il nostro contributo animando le Sante Messe.

Animazione durante la Santa Messa di domenica 26 lglio 2020.
Causa il Covid 19 le distanze vanno mantenute, ma la bellezza del canto rimane anche se si è in pochi

Sarnico: “Dedicato a San Mauro” 2020

Sabato 18 gennaio ore 21.00
Nella chiesa parrocchiale di Sarnico
In onore del compatrono San Mauro abate
(516 circa – 588 circa)

Filmato del Concerto


(Filmato Completo)

“DEDICATO A SAN MAURO”
A cura di CIVIS

“Una Chiesa che si riduca solo a fare musica “corrente” cade nell’inetto e diviene essa stessa inetta. La Chiesa non può appagarsi del solo ordinario, del solo usuale: deve ridestare la voce del Cosmo, glorificando il Creatore e svelando al Cosmo stesso la sua magnificenza, rendendolo bello, abitabile, umano”
(J. Ratzinger, “Rapporto sulla fede”)

Non poteva esserci miglior modo per iniziare il breve commento al concerto “Dedicato a San Mauro”, offerto alla cittadinanza sabato 18 gennaio nella chiesa Parrocchiale dal coro polifonico “il Castello” di Sarnico diretto e presentato dal M° Mario Carminati, impreziosito da un’orchestra composta da un gruppo di giovani musicisti. Un’occasione per onorare il compatrono della nostra cittadina, per celebrare l’Immacolata e il Natale appena trascorso, ma anche per dare un contributo alla necessità di una “formazione alla musica liturgica”. Inviterei, a questo proposito, qualcuno a leggere il libro pubblicato circa dieci anni fa “Lodate Dio con arte” nel quale Benedetto XVI si sofferma in maniera decisa sugli articolati e a lui cari temi della relazione fra musica sacra, musica liturgica, spiritualità dell’arte musicale e teologia. Un’occasione comunque per scoprire la bellezza melodica delle varie voci attraverso questa particolare espressione di vocalità ed ascoltare quello che da noi viene definito “bel canto”. Continua la lettura di Sarnico: “Dedicato a San Mauro” 2020

Missa Papae Marcelli 2013

  Da il Porto Novembre 2013

Coro “il Castello” mediatore tra
“Mistero celebrato” ed assemblea

a cura di Civis

La polifonia per eccellenza: “Missa Papae Marcelli” di Giovanni Pierluigi da Palestrina 

Dare un giudizio su un concerto al quale non ho assistito è, oltre che difficile, anche poco serio e lo è ancor più valutarlo dopo averne ascoltato solamente la registrazione video. Una composizione, la “Missa Papae Marcelli” a 6/7 voci, che riecheggiava tra le volte della Basilica di San Pietro ad ogni Incoronazione di papa (l’ultima con Giovanni XXIII) e ritenuta da tutti la più illustre di G.P. da Palestrina, che deve essere ascoltata “live” – dal vivo – per poterla giudicare.

A detta però di chi vi ha assistito, il coro “il Castello”, dopo mesi di prove impegnative, ha dato un’ulteriore dimostrazione dell’evidente maturità tecnica e stilistica raggiunta nella serata di sabato 9 novembre.
Non era un concerto facile, né per il pubblico e nemmeno per i coristi, una composizione che sintetizza lo spirito del compositore e l’autenticità del rapporto del singolo con il divino, nel riflettere l’emozione trasmessa dalla parola sacra che viene pronunciata, dalle sensazioni che l’invocazione suscita, espressione di moltitudini che vanno moltiplicandosi, sino all'”Agnus Dei” a sette voci.

Avendo però seguito l’evolversi delle impegnative prove del concerto, un plauso doveroso va ai coristi e in modo particolare al Maestro del coro, guida per i cantori. Mario Carminati sa sempre  collocare in maniera corretta la propria funzione e quella del coro all’interno della liturgia, grazie alle sue competenze musicali e liturgiche, “usando” il coro non per ambizioni personali ma, dosando con misura ciò che è possibile eseguire con il proprio gruppo, lo fa crescere con proposte musicalmente adeguate facendogli assumere un ruolo fondamentale, fino a diventare elemento di mediazione tra il “mistero celebrato” e l’assemblea.

Santo Natale 2019

Diceva sant’Agostino che «chi canta prega due volte». La musica e il canto sono da sempre legati alla preghiera.

La musica e il canto sono da sempre legati alla preghiera. Nella Bibbia si invita spesso a cantare per ringraziare il Signore e si citano numerosi strumenti musicali (dal corno all’arpa, dal flauto al tamburo) che potevano servire ad accompagnare le celebrazioni. Ancora oggi la musica è una parte fondamentale delle celebrazioni della Chiesa, a cominciare dalla Messa.

Ma non tutto può essere cantato e suonato. Non basta che una melodia o una canzone sia bella oppure orecchiabile per essere eseguita durante l’Eucaristia. La regola è che la musica liturgica renda “gloria” a Dio e aiuti i fedeli a entrare in dialogo con il Signore.

Festa di Natale – 2019

Festa di Natale in sede 8 dicembre 2018

Canti Natalizi lotteria, eccellente apericena per scambiare gli auguri con i nostri sostenitori.
Una bella serata con un magnifico apericena preparato dalle nostre signore.

Una delle canzoni cantate è “Deck the hall with holly” una tradizionale ed allegra canzone natalizia, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1881 da J. P. McCaskey, che la inserì nella raccolta Franklin Square Song Collection, e celebre ormai in tutto il mondo soprattutto per il ricorrente fa la la la la la la la la (derivato forse da un originario suono d’arpa) del ritornello.

L’autore del testo è rimasto anonimo (qualcuno ritiene che si tratti dello stesso McCaskey, anche se forse le parole hanno avuto origine negli Stati Uniti), mentre la melodia è stata quasi certamente attinta da Nos Galan (“Vigilia di Capodanno”), una tradizionale canzone gallese, databile probabilmente intorno al XVII secolo ed attestata per la prima volta in un manoscritto musicale dell’arpista gallese John Parry Ddall (1710–1782).

Con i rami d’agrifoglio, fa la lallallà la lallallà,
orna tutte le tue sale, fa la lallallà la lallallà.
Canta un coro di fanciulli, fa la la, la la la, lallallà,
una nenia di Natale, fa la lallallà la lallallà.
Suona l’arpa ed il violino, fa la lallallà la lallallà,
sù dimentica ogni male, fa la lallallà la lallallà,
anche tu col coro canta, fa la la, la la la, lallallà,
oggi è il giorno di Natale, fa la lallallà la lallallà
Ecco passa l’anno vecchio, fa la lallallà la lallallà,
sia quel nuovo più propizio, fa la lallallà la lallallà,
ma quest’oggi c’è nei cuori, fa la la, la la la, lallallà,
solo il gaudio natalizio, fa la lallallà la lallallà.
Con i rami d’agrifoglio, fa la lallallà la lallallà,
orna tutte le tue sale, fa la lallallà la lallallà.
Canta un coro di fanciulli, fa la la, la la la, lallallà,
una nenia di Natale, fa la lallallà la lallallà.

Santa Messa dell’immacolata 8 dicembre 2019

8 Dicembre 2019

Animazione della Santa Messa delle ore 11.00 a Sarnico per la festività dell’Immacolata concezione della beata Vergine Maria, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito da papa Pio IX, sulla base di una dottrina di antica tradizione, come dogma di fede, proprio nel giorno che oggi ricorre.

 

 Canto: Ave Maria di T.L. De Victoria
Tomás Luis de Victoria, noto anche con il nome italiano Tommaso Ludovico da Vittoria (Ávila, 1548 – Madrid, 27 agosto 1611), compositore, organista e cantore spagnolo del tardo Rinascimento (XVI secolo). Attivo principalmente in Italia, fu il più famoso musicista spagnolo dell’epoca e tra i più importanti compositori di musica sacra in Europa.